LA VERITA’ SU ARKEON - Sentenza (definitiva) “arkeon” di primo grado a Bari: nessuna “psicosetta”

Nelle Motivazioni della Sentenza, alle pagine 896 e 897 si legge:
“l’esito di questo giudizio ha sconfessato la sussistenza della principale e più grave delle accuse, costituita dall’essere Arkeon una “psico-setta”, ha portato ad escludere la sussistenza di uno stato di incapacità di intendere e volere per i partecipanti a qualsiasi tipo di seminario e di tecniche manipolatorie della mente, nonché di violenze di ogni genere poste in essere nei confronti di minori. In questo giudizio non vi è stata contestazione di reati fiscali ed è emerso che i costi dei seminari erano fissi e noti ai partecipanti. Il processo ha portato ad escludere la sussistenza dell’aggravante dell’aver indotto nei partecipanti il timore di un pericolo immaginario, come cagione giustificativa degli esborsi economici, nonché di quella del danno di rilevante entità e da questo è conseguita la ritenuta improcedibilità dei reati di truffa, con riferimento ai quali non era stata sporta alcuna querela da parte delle vittime…”

Registrazione audio integrale della Relazione di Raffaella Di Marzio: ORGANIZZAZIONI SETTARIE E ANTISETTARIE: STRUTTURE E DINAMICHE SIMILARI IN CONTESTI ANTAGONISTI - 12° Congresso Internazionale della Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR): "L'IO, L'ALTRO, DIO: Religiosità e Narcisismo" - Testo registrazione

Le Confessioni del "mostro nello specchio". Arkeon, Le Associazioni Anti-sette e l'Ordine degli Psicologi: Un'esperienza personale

The Confessions of "the monster in the mirror". Arkeon, the Anti-cult Associations and the Order of Psychologists: a personal experience

Movimenti Antisette e Neutralità dello Stato - Un caso di studio: la FECRIS

Nella sua conclusione Willy Fautrè mette in evidenza come associazioni membri della FECRIS, nelle nazioni prese in considerazione dalla ricerca, mettano in atto azioni discutibili

Sette, antisette, "setta degli antisette", aiuto e altre riflessioni - Simonetta Po

Persecuzione e campagne anti-sette: intervista a Raffaella Di Marzio - di Camillo Maffia


martedì 15 luglio 2014

Arkeon e il divenire



Il 16 luglio 2012 il Tribunale di Bari emise la sentenza di primo grado relativamente al procedimento contro arkeon.
http://veritasuarkeon.org/category/video/sentenza
https://ilcasoarkeon.files.wordpress.com/2009/04/spiegazione-capi-imputazione-con-sentenza-e-parti-civili.pdf

Nelle motivazioni della sentenza, rilasciate nei mesi successivi, alle pag. 896 e 897 si legge:
“l’esito di questo giudizio ha sconfessato la sussistenza della principale e più grave delle accuse, costituita dall’essere Arkeon una “psicosetta”, ha portato ad escludere la sussistenza di uno stato di incapacità di intendere e volere per i partecipanti a qualsiasi tipo di seminario e di tecniche manipolatorie della mente, nonché di violenze di ogni genere poste in essere nei confronti di minori. In questo giudizio non vi è stata contestazione di reati fiscali ed è emerso che i costi dei seminari erano fissi e noti ai partecipanti. Il processo ha portato ad escludere la sussistenza dell’aggravante dell’aver indotto nei partecipanti il timore di un pericolo immaginario, come cagione giustificativa degli esborsi economici, nonché di quella del danno di rilevante entità e da questo è conseguita la ritenuta improcedibilità dei reati di truffa, con riferimento ai quali non era stata sporta alcuna querela da parte delle vittime, sulla cui posizione del tutto particolare ci si è intrattenuti nel capitolo relativo alle truffe.”
http://veritasuarkeon.org/wp-content/uploads/2013/04/ALCUNE-NOTE-SENTENZA.estratto-12.pdf

Del costo umano che questa guerra che i movimenti anti-sette estremisti italiani hanno portato avanti anche contro le famiglie di arkeon, avevo già fatto cenno nel mio intervento alla Conferenza ICSA nel Luglio 2013 a Trieste.
http://www.dimarzio.info/it/articoli/casi-giudiziari/93-arkeon/394-interviste-video-su-arkeon.html

Del resto la studiosa Raffaella Di Marzio aveva già ben delineato le caratteristiche su base “narcisistica” che accomunano i leader di culti distruttivi e i leader di taluni centri anti-sette estremisti, certo non meno distruttivi.
“…Per quanto riguarda le caratteristiche, alcune delle caratteristiche, che penso gli addetti ai lavori conoscano già, della personalità di tipo narcisistico, io ho riscontrato in particolare questi, in alcuni di questi leader di gruppi anti-sette:
- un quadro pervasivo di grandiosità che può essere percepito nella fantasia oppure messo in atto nel comportamento;
- un fortissimo bisogno di essere ammirati;
- la mancanza di empatia nei riguardi di coloro che si rivolgono a questi gruppi e che vengono quindi utilizzati - come fa tipicamente il “narcisista” - come oggetti che servono a soddisfare i propri bisogni.
Un altro elemento molto caratteristico è proprio l’atteggiamento arrogante e presuntuoso di chi non accetta di poter mettere in discussione ciò in cui crede, ciò di cui è convinto perché questo andrebbe ad intaccare l’immagine che ha di sé…”
http://pietrobono.blogspot.it/2010/12/organizzazioni-settarie-e-antisettarie.html

In questi giorni leggevo l’ennesimo contributo del documentato e coraggioso Camillo Maffia: “Libertà di credo, di ricerca e reato di plagio: lo strano caso di “Scienza per l’Amore”.
http://www.agenziaradicale.com/index.php/rubriche/stile-libero/2783-chi-vuole-di-nuovo-il-reato-di-plagio-il-caso-di-scienza-per-l-amore

Nei tanti commenti favorevoli al bell’articolo di Maffia, mi è parso di cogliere lo stessa emozione di shock che per anni ho provato personalmente e visto in tantissime famiglie di arkeon. Del resto, e non credo a caso, le due vicende sono state fatte esplodere in contemporanea nel 2007.
Qualche tempo fa ho deciso di approfondire e ho cercato di dare un nome a questo malessere mio e di tanti altri e così ho scoperto che ha un nome:

“… Secondo l’APA, i sintomi compaiono solitamente entro tre mesi dal trauma, anche se in qualche caso lo stato di stress si manifesta anche più tardi. I sintomi sono classificabili in tre categorie ben definite:
• episodi di intrusione: le persone affette da PTSD hanno ricordi improvvisi che si manifestano in modo molto vivido e sono accompagnati da emozioni dolorose e dal ‘rivivere’ il dramma. A volte, l’esperienza è talmente forte da far sembrare all’individuo coinvolto che l’evento traumatico si stia ripetendo.
• volontà di evitare e mancata elaborazione: l’individuo cerca di evitare contatti con chiunque e con qualunque cosa che lo riporti al trauma. Inizialmente, la persona sperimenta uno stato emozionale di disinteresse e di distacco, riducendo la sua capacità di interazione emotiva e riuscendo a condurre solo attività semplici e di routine. La mancata elaborazione emozionale causa un accumulo di ansia e tensione che può cronicizzate portando a veri e propri stati depressivi. Al tempo stesso si manifesta frequentemente il senso di colpa.
• ipersensibilità e ipervigilanza: le persone si comportano come se fossero costantemente minacciate dal trauma. Reagiscono in modo violento e improvviso, non riescono a concentrarsi, hanno problemi di memoria e si sentono costantemente in pericolo. A volte, per alleviare il proprio stato di dolore, le persone si rivolgono al consumo di alcol o di droghe. Una persona affetta da PTSD può anche perdere il controllo sulla propria vita ed essere quindi a rischio di comportamenti suicidi…”
http://www.epicentro.iss.it/problemi/stress/stress.asp

Si tratta infatti del “Disturbo Post-Traumatico da Stress (DPTS)”.
In inglese:  Post Traumatic Stress Disorder (PTSD).

Si tratta di un disturbo consistente ma sarebbe superabile anche in questo caso, se non fosse che:  “…Il National Center for PTSD americano sottolinea l’importanza di eseguire una valutazione dettagliata caso per caso e di predisporre un preciso piano terapeutico.  Se il paziente si trova ancora in situazione di crisi, ad esempio nel corso di una guerra o nel caso di una violenza domestica, è necessario prima lavorare per rimuovere la causa dello stress e poi effettuare il trattamento…”.
http://www.epicentro.iss.it/problemi/stress/stress.asp

Personalmente sto cercando di convivere ormai da molti anni con il disagio che sento. Mi sento un po’ un reduce di guerra. A cui però continuano a sparare…
Infatti dopo le denunce a mio carico per diffamazione fatte da Lorita Tinelli a Lecce, quelle di Maurizio Alessandrini, ora mi è stata comunicata anche quella dell’Avv. Marco Marzari personalmente.
Sì, proprio quell’Avv. Marzari che, all’indomani della sentenza arkeon aveva lo stomaco per scrivere:  “…Nessuna assoluzione, quindi, per Moccia ed i suoi associati (salvo che per la calunnia), ma conferma che tutti i gravi fatti denunciati erano veri e comprovati!...”.
http://www.affaritaliani.it/cronache/arkeon170712.html

Io non so’ se il percorso di arkeon, dopo l’auspicabile prossima assoluzione anche dall’unico reato residuo ancora contestato di “abuso di professione psicologica”, avrà un seguito.
https://www.facebook.com/photo.php?v=1352326380883&set=vb.1613120697&type=3&theater

Quello che ho chiaro è che ogni sera, quando metto a letto i miei figli sento che ho speso bene questi miei anni e sono fiero di quel tanto o poco che ho saputo fare. Per la libertà, per la verità. Per la vita. Di tutti. Anche di coloro che, meschini, ancora ci perseguitano.

Pietro Bono